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COLLURA: Dichiarazione del
Coordinatore Nazionale Saverio Collura Il
premier Renzi, nel confronto con la minoranza interna del suo partito,
stigmatizza il comportamento di quest'ultima, dicendo che "è
antidemocratico ignorare le regole". Sostiene quindi che il governo
potrebbe porre la fiducia, se dovesse concretizzarsi il rischio di un voto negativo
sull’Italicum. Sembrerebbe che Renzi voglia considerare il dibattito svolto
in un organismo di partito (tale è l'assemblea dei deputati del PD)
esaustivo, e quindi conclusivo, d'ogni ulteriore confronto di specifica
competenza delle sedi istituzionali della Repubblica. Solo nei regimi
comunisti vigeva la norma che il partito, e quindi il dibattito nei suoi
organi politici, dovesse rappresentare la
"suprema sede" di espressione della volontà istituzionale. Inoltre
non è mai successo nella vita parlamentare italiana che su una legge di
sistema (tale è la legge elettorale) il governo abbia posto la fiducia, per
stroncare ogni dialettica parlamentare. Solo con questa
visione politico-istituzionale si può comprendere l'abnorme iniziativa
di voler sostituire d’imperio i parlamentari del PD presenti nella
commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. E tutto ciò con
buona pace del dettato costituzionale che stabilisce che l’azione
parlamentare si deve esplicare senza vincolo di mandato. Tutto ciò
rappresenta un vero proprio “vulnus” alla nostra Carta Costituzionale. Roma, 21 aprile 2015 |
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